NUDI E CRUDI

ottobre 24, 2016

Settimana scorsa il post è andato a ramengo perchè non trovavo il libro di cui volevo parlarvi.
Il libro era ovviamente lì, al suo posto (e io avrei dovuto saperlo, perchè sono una persona ordinata), ma io lo cercavo con una copertina diversa.
Io lo cercavo blu e invece era rosa.
Quindi il disordine è mentale... quasi consolante, no?



Quest'estate ho letto questo librino mentre facevo merenda (è stata un'estata proficua dal punto di vista della lettura, anche perchè mi sono scelta cose facili, veloci e che non prevedessero un livello di concentrazione pazzesco) e per me il momento della merenda è sacro e può durare anche un'ora e mezza.

Mi è piaciuto perchè Alan Bennet mi diverte e propone riflessioni interessanti senza doversi appoggiare ai massimi sistemi.

Ve la faccio breve. Una coppia esce di casa per andare all'Opera e quando torna, la casa è stata completamente svaligiata.
Non c'è più la moquette, l'arrosto nel forno e ovviamente il forno.
Niente più carta igienica, vestiti e piatti.
Niente di niente. VUOTO.

Ovviamente all'inizio è un trauma pazzesco, ma la cosa avvincente è il modo in cui i due coniugi affrontino la cosa col passare dei giorni, quali diventino le loro priorità e quale la reazione effettiva al furto.
Mi ha colpito come sia venuto fuori che ripartire da zero possa essere un'occasione.
Non scegli di farlo, sei davanti al fatto compiuto... e devi ripartire: "Mrs Ransome scoprì di non essere infelice; si disse che questa situazione era più autentica e che d'ora in avanti avrebbero rinunciato al superfluo (naturalmente, fatti salvi certi comfort)".

Riportando l'attenzione al mio piccolo, mi son trovata a pensare: ma se mi portassero via tutto, rifarei le cose come le ho fatte tempo fa? Mi circonderei ancora di tutte queste cose?
Passato lo shock per la violazione (che deve essere tremendo nella realtà), avendo a disposizione un certo budget, ricomprerei tutto come prima?
Riuscirei a trasformare la perdita in liberazione?

E, venendo al frivolo, nel mio armadio sopravviverebbe qualcosa che ritengo indispensabile, oppure sarebbe la volta buona di mettere in atto un guardaroba essenziale e pratico, fatto di pezzi durevoli e poco futili?
Magari mercoledì, in occasione delle "5 cose che", mi impongo di scegliere 5 cose dalle quali non vorrei davvero separarmi. Vi lascio due giorni, così ci pensate anche voi!

Ovviamente il libro non è solo questo, è un piccolo enigma che va a sciogliersi in un modo inaspettato, con un finale a sorpresa e con risvolti comici notevoli!!



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1 commenti

  1. il tuo momento merenda, coincide col mio momento colazione, ed è proprio lì che concentro la mia voglia di leggere e di prendermela assolutissimamente con calma... e mi viene pure bene ti dirò!
    libro interessante, assolutamente da approfondire

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